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inside moment of being

Cosa è

Cosa è che è lì mentre corro, su per il viale ciottolato al buio, cosa è che corre. Cos’è che gli alberi e i muri, cos’è che il viale ciottolato.

Cos’è che vive e dà significato alla parola vivere; cosa è che dà significato alle parole.

Cosa è il significato, cosa muove, cosa è lì mente penso: cosa è lì mentre non penso.

Cosa devia, cosa va dritto cosa fa deviare e continuare. cosa è presente e distante, cosa gioca e significa giocare.

Cosa è che le mani le vedo, cosa è che le gambe le sento.

Cosa è che vibra, non un cellulare, ma vibra in tutto. Vibrare non è spostarsi, vibrare è energia dice la fisica. Allora cosa è che vibra in tutto.

Cosa è che l’aria fa girare, le stelle fa girare, il mondo fa girare, i sassi rotolare, dio c’inventare.

Cosa è che leggerezza fa sentire, di forza morire.

Cosa è la sensazione del profumo del calicantus, cosa è l’aria dell’inverno tra le narici.

Cosa è il ricadere ogni volta sopra il Mondo.

Cosa è che dio ci fa inventare.

Cosa è che Dio ci fa inventare.

Cosa passa davanti agli occhi e ci fa cambiare.

Cosa passa davanti al cuore e ci fa vedere.

Cosa è che passa tra le mie scarpe e mi va voltare, cosa mi fa scappare.

Cosa è che tutto salta, che tutto fa saltare.

(quel che non ha misura ne mai ce l’avrà)

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Che fine ha fatto Mauro Repetto?

Da Tgcom del 6 febbraio!
(articolo originale)

Che fine ha fatto Mauro Repetto?

Tgcom intercetta il biondino degli 883

Da quando Max Pezzali ha successo come solista, la domanda per l’ex 883 è sempre la stessa: che fine ha fatto Mauro Repetto, il biondino che si scalmanava al suo fianco ai tempi di “Hanno ucciso l’uomo ragno”? Tgcom l’ha intercettato a Parigi, dove vive da tanti anni. Ha una moglie, Josephine, un bambino e un altro in arrivo e lavora per la Disney. “Organizzo spettacoli”, dice lui. “Si traveste da orso Baloo” giurano altri.
Foto tratte dal sito di Mauro Repetto

Proprio così: qualcuno dice di avere riconosciuto Repetto nei panni del protagonista del Libro della Giungla, ma la Disney ha precisato che Repetto è il responsabile degli eventi speciali del parco Disneyland. Certo è che in questi ultimi anni il desaparecido (di cui molti fan invocano il ritorno, ndr) si è messo a lavorare a Parigi, dove vive da tempo. La musica? Una storia da dimenticare.

“Sono dodici anni che non ho alcuna attualità musicale in Italia – spiega l’ex cantante a Tgcom. “Non mi interessa che si parli di me, nè che qualcuno mi riporti in una dimensione pubblica”.
Insistiamo. Cosa fa a Parigi? E’ vero che si traveste da cartone animato per le strade di Eurodisney? “Faccio l’organizzatore di spettacoli e il direttore di una ditta di design e decorazione dove lavoro con mia moglie Josephine. Ormai sono nel dietro le quinte”.
Tutto qui. E la vita privata? “Sono sposato felicemente, ho un bel bambino e un altro in arrivo. Sono una persona normale”.

Normale? Oggi forse, ma negli anni Novanta, quando Repetto lascia il collega Max Pezzali, tutta Italia canta e balla sulle note di “Hanno ucciso l’uomo ragno” o “Nord Sud Ovest Est” e il successo degli 883, giovane band di Pavia, è inarrestabile. Repetto però vive all’ombra dell’amico d’infanzia e da molti è considerato solo una comparsa, buffa per giunta. La scusa ufficiale dell’addio a Pezzali è la voglia di Repetto di scrivere per il cinema dopo un fantomatico viaggio a Los Angeles. Secondo Wikipedia, avrebbe perso la testa per Brandy, modella conosciuta alle sfilate parigine, e avrebbe lasciato tutto per lei. Recatosi negli Stati Uniti per produrre un film sarebbe stato raggirato da un presunto avvocato, avrebbe perso 20.000 dollari e sarebbe tornato nuovamente in Italia.

Nel 1995 Repetto torna a pensare alla musica. In fondo molti dei testi degli 883 sono stati scritti da lui anche se era il collega a raccogliere la maggior parte degli applausi. Tenta la carriera da solista, lanciando, nel 1995, l’album “Zucchero filato nero”, prodotto da Claudio Cecchetto e registrato e mixato tra New York e Milano. Con pezzi come “Voglia di cosce e di sigarette”, “Porno a Las Vegas”, “Nual” e “Ma Mi Caghi” fa uno scivolone colossale. Così passa al parco dei divertimenti più grande d’Europa, qualcuno dice nel settore Frontierland, dove tutto ricorda il Far West. In fondo, sempre di sogno americano si tratta…

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I luoghi del cuore


autunno madonna di campagna 13

Da tanto tempo, ogni volta che vando a dormire mi propongo di scrivere questa cosa. Finalmente sono qui con le mani sui tasti. Il tutto parta da una collina, se dobbiamo trovare un punto di partenza: trovare un punto di partenza a tutto questo è una cosa artificiosa comunque, ma per capire la mente umana deve fare percorsi lineari, anzi per spiegare è più comodo.

nuvole monterosso

Il tutto parte da una collina, ogni sera parte da lì ma quando sono in giro parte da altri posti. Ieri sera è partito dallo spazio verticale di cielo che c’era tra il campanile e l’Alberti, guardando da dove via san Vittore bassa diventa via san Vittore alta, piazza san Vittore davanti all’edicola insomma. Guardando lì il cielo sfumava da azzurro in basso a blu in alto, e una stella in mezzo alle 5 del pomeriggio.
Una stella in mezzo alle 5 del pomeriggio.

Probabilmente era Venere, non cambia la cosa. Mi sono davvero dovuto fermare in mezzo alla piazza a guardarla, e pensavo a chi dice “quante volte camminiamo a testa bassa senza apprezzare le piccole cose che ci circondano”.
Poche, decisamente poche per fortuna. L’immagine e l’odore del vento freddo hanno fatto il loro gioco lasciandomi in piedi lì in mezzo..

lago nebbioso 1 resize
E la collina? La guardo ogni notte prima di addormentarmi, basta girare un pochino la faccia ed eccola lì, dalal finestra, con poche decine di luci, ognuno una casa.
E come al solito ogni casa almeno un cuore che batte.

Ma non è solo quello, come quella volta che si volava senza aereo, piuttosto vedo la collina e penso, anzi provo.. anzi sono in un altro posto, un posto che chiaramene non esiste. Un ponte tra sogno e realtà, anche se è un’immagine abusata. un ponte tra sogno e realtà non è una cosa astratta, è una cosa che esiste. È, appunto, un luogo solo nel mio cuore. Nella mente ci sono luoghi, si, ci sono tutti i luoghi che si hanno visitati, ma le cose che vediamo si fondono e danno vita a posti che non esistono davvero, e che hanno la potenzialità di tirarti fuori da dove sei. Guardando quella collina credo di vedere il luogo in cui mi trovavo prima di nascere, un archetipo di collina e di cielo scuro, di luci, presenze e distanze.

E in quel momento, per tutto il tempo che mi è concesso, vado oltre la testa che ho, vivo davveo tutto quello che un respiro può concedere e anche di più. L’anima, usando una metafora a me cara, si dilata e copre tutto quello che si può sentire.
Le parole, in questo caso, servono a poco.

Mille anni, e mille anni ancora
Che bell’inganno sei anima mia

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Il coro di maggio 2

Cosa è questo coro di maggio, che cnazoni facciamo, chi siamo 🙂
Tiriamo le fila:

Dove e quando

a maggio si canta. dove non lo so, devo ancora parlarne con la Magistrini e chiedere danaro e posto in comune, sicuramente se è sarà una cosa fatta bene.

Chi

Liceali attuali e ex del coro. Tra i nuovi figurano un po’ tutti quelli che hanno cantato alla GdR, più alcuni nuovi che ho accettato per l’entusiasmo con cui hanno chiesto, tutta gente che potete vedere nei relativi album tipo questo.
Tra i vecchi spero alcuni nomi, non metto i cognomi per privacy: Francesca, Francesca, Carla, Desireè, Jessica, Martino, Teddi, Veronica, Fiorenza, e bom non ho più voglia di dirne comunque per ora a stima direi 40 tipo, ovvero circa il numero abituale di persone che il nostro coro ha.

Cosa

I pezzi che suoniamo, dove sono? Chi sono? Perché sono? Pe l’ennesima volta vi dico che i pezzi sono proponibili, e poi io deciderò quali fare con diritto di veto etc..
Li trovate qui: pezzi da vedere modificare etc, per modificare potete andare in cima e premere edit. Fico eh?
Se avete altre domande fatele pure 😉 ciao.