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inside moment of being

Davanti agli occhi ancora il sole


E dietro alle spalle un pescatore.

Stavo insegnando chitarra ad Arianna, e durante le lezioni ci si fissa su un pezzo e lo si ripete spesso. Abbiamo avuto l’onore di suonare diverse volte il pescatore, grazie a de Andrè. E più la ricantavo, più Arianna migliorava, e più rimanevo colpito da quella frase

gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
non si guardò neppure intorno
ma verso il vino e spezzò il pane
per chi diceva ho sete, ho fame

un miracolo di connubio tra la foma e la sostanza. Parole perfettamente sposate, lì da decine di anni, per me da sempre. Le canto tutti i natali in famiglia. E invece guarda un po’, ieri mi hanno tagliato le gambe. O siamo pazzi o siamo bravissimi, secondo i punti di vista. Certe volte cogliamo di tutto in cose insignificantemente piccole – lì ho colto una bellezza.. Ho visto questo vecchio che schiudeva le palpebre a questo sole basso, il volto un po’ rugoso, senza guardarsi minimamente intorno, con davanti a sè il pane e il vino. Come se dovesse mangiare e bere lui.

È difficile a volte non guardarsi neppure intorno, oserei dire che può diventare sbagliato.
Non è interessante comunque, la bellezza della scena e di quelllo che segretamente comunica al cuore scavalca il resto.

Grazie al mondo insomma, e grazie a mio nonno che è stato pescatore per tanti anni. Senza di lui niente di quello che vedo sarebbe possibile.