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moment of being

Odore di Benares

Sabato ero sul balcone a Leggere Harry Potter, il sole picchiava di più grazie all’effetto serra o grazie al fatto che il sole picchiava e bon.
È un po’ che non mi metto ad annusare gli odori stagionali, o forse è solo da giugno – credo che moti li sentano, sono queli odori dell’aria di quando cambia la stagione, a me piacciono moltissimo.
Forse era odore autunnale non saprei, era un odore di terra umida e fertile, una cosa molto buona comunque.
tavola compleanno
Non ho potuto fare a meno di smettere di leggere e godermi il bel caldo e terroso odore pomeridiano che mi faceva vivere sensazioni mentali mirabolanti, prima tra tutte l’India.
Mi ero dimenticato la sensazione che provavo ogni volta che aprivo la porta al piano terra per uscire. Essere su un pianeta alieno eppure non temere nessuno e niente, ma soprattutto essere pervasi da odori fortissimi, acri o dolci, e la desolazione di tornare a casa e scoprire un ambiente neutro, con la narici che speranzose cercano una qualche istrazione ma trovano solo lo scarico di una macchina, o la resina di un pino. È un po’ come quando si chiude la porta di una festa, dicevo, si erano provate un sacco di cose, luci casino gente etc, insomma si chiuda sordamente la porta dietro e fa solo.

clac.

Bon, silenzio nessuno fuori e tante cose in testa. Speriamo di tornarci, insomma, adesso che sono passati sei mesi dalla festa non sarebbe male riprovarci.

PS ho anche appena letto un post del blog di Musicomane, che da un anno è in Australia e sta per tornare qui. Scrive bene, anche io sono da un anno in Australia con lui praticamente 🙂 e mi sta facendo venire voglia di raggiungerlo fisicamente la prossima volta che ci va.