Non so perché, mi andava diciamo (addirittura rompo la consuetudine dell’un post ogni 2 giorni). Un po’ più di cura rispetto alle altre, ma i lettori mi sapranno dire. Ho la voce un po’ giù e ne ho approfittato per un timbro più vissuto, con un buon distorsorino sulla voce. Si, ho sbagliato un po’ di parole eh eh.
Renoir, Francesco deGregori
Gli aerei stanno al cielo
come le navi al mare
come il sole all’orizzonte la sera
come è vero che non voglio tornare
a una stanza vuota e tranquilla
dove aspetto un amore lontano
e mi pettino i pensieri
col bicchiere nella mano.
Chi di voi l’ha vista partire
dica pure che stracciona era
quanto vento aveva nei capelli
se rideva o se piangeva
la mattina che prese il treno
e seduta accanto al finestrino
vide passare l’Italia ai suoi piedi
giocando a carte con il suo destino.
Ora i tempi si sa che cambiano
passano e tornano tristezza e amore
da qualche parte c’è una casa più calda
sicuramente esiste un uomo migliore.
Io nel frattempo ho scritto altre canzoni
di lei parlano raramente
ma non è vero che io l’abbia perduta
dimenticata come dice la gente.
5 risposte su “Renoir”
[…] De Gregori “Renoir” lui l’ha cantata e suonata e registrata e pubblicata sul suo blog. I suoi altri post fanno riflettere, purtroppo a me manca il tempo a volte di scrivere però è […]
Bella.
ah ora ho capito perchè il casino che ci potrebbe essere,prima hai detto già ci sono due terry e ora due giobi:P e ora?:D se esiste un uomo migliore voglio conoscerlo:P il mandolino e le percussioni sono una dolce sperimentazione che mi nn finisce di sorprendermi stasera, apparte la chitarra;)
billa.
grazie a tutti 🙂 mi fa piacerecondividere XD