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Fella gattone

l’idolo delle adolescenti
Alcuni rideranno e basta, altri proveranno un allegria mista a commozione nel vedere la foto qui di fianco; grazie fella per le mirabolanti avventure.

Ho ritrovato il mio vecchio sito, tipo del 2001. Probabilmente ci scriverò un post 😉

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Pandora ha chiuso. Ma porca tr*ia

la miglior radio internet
(Testo originale attualmente qui)

We are deeply, deeply sorry to say that due to licensing constraints, we can no longer allow access to Pandora for most listeners located outside of the U.S. We will continue to work diligently to realize the vision of a truly global Pandora, but for the time being we are required to restrict its use.

We are very sad to have to do this, but there is no other alternative.

Che sarebbe a dire, la miglior radio web che io abbia mai usato (non ne ho usate molte, ma questa aveva qualcosa in più come sto giustappunto per dire) se n’è andata per problemi di copyright, un po’ come si prova da sempre a fare con il peer to peer ma in modo più insensato.

Pandora è era una radio ascoltabile gratuitamente dall’indirizzo corrispondente grazie a un programmino fatto in flash. La differenza dalle altre radio era la possibilità di ceare una stazione radio personalizzata, basataesclusivamente sui propri gusti. Anzi per la precisione più stazioni radio, tipo radio tranquilla, radio metal, radio Sting e via dicendo, basata su canzoni che piacciono.

La logica era: mi piace Imagine di John Lennon, fammi ascoltare canzoni simili. Pandora rovistava nell’enorme database di sua proprietà cercando canzoni analoghe come atmosfera, strumenti suonati, uomore generale; all’utente portava a scoprire nuovi pezzi (perfino a me, ed è risaputo quanto difficilmente accetto le novità.. 😉 ), e al sapere umano portava una categorizzazione della musica più vicina all’essere umano, basata su parametri meno generici del genere, bpm o altre cose così.

Fortunatamente il database c’è (e ci sarà, dico io), ma i poveri utenti che si erano fatti le stazioni radio?

Cosa ne dite? Conoscete servizi alternativi? Ci sarà salvezza per il copyright?

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I feed, tipo gli rss

rss iconLink diretto al feed di giobi.com

Di recente Mario mi ha chiesto cosa fossero i feed, o cosa fossero ste icone arancioni che vedeva in giro, cosa volesse dire RSS, e cose così. Per chi ha un po’ di spirito di osservazione e naviga in internet negli ultimi tempi, la sigla e l’immagine saranno familiari.
Il termine più giusto è comunque feed, in quanto RSS è solo un tipo di feed come lo è atom e altri che non ho nessuna voglia di andare a vedere (wikipedia vi aiuta sempre), è come dire automobile e coupè.
Userò comunque RSS perché è più fico e più corto, ma voi fate finta che io dica feed.

Il problema nasce quando si iniziano a visitare tanti blog e sono tutti interessanti, o avete dei quotidiani che seguite e ci mettete un po’ a caricare pagine che poimagari non vi interessano, o dovete scavare per trovare notizie.
Non sarebbe bello avere una pagina in cui posso vedere solo i titoli, magari divisi per categoria? Si non sarebbe affatto male 🙂 infatti si può.

Un RSS è un riassunto dei titoli e delle notizie pubblicate in un sito, o dei post pubblicati in un blog, visibile grazie a programmi appositi o anche pagine internet apposite. Io ad esempio utilizzo google reader, un servizio offerto da google. Fuziona così: essendo che l’RSS è una pagina internet, si fa un account a google reader (a gmail, intendo) e si inseriscono gli indirizzi degli RSS che interessano. Se siete fortunati, e utilizzate firefox, opera o il nuovo internet explorer (7) potete già visualizzare i singoli RSS all’interno del browser.

Ovviamente anche questo sito ha degli RSS Disponibili altrimenti non ve ne avrei parlato :), li trovate qui, chiaramente dopo che avrete fatto un account a un reader online o avrete scaricato un programma per leggerli.
Forse non sono stato completamente esaustivo, ma speriamo almeno chiaro 😉

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delicious

In inglese delicious significa delizioso, il perché sia stato scelto questo nome per questo servizio non lo so esattamente, probabilmente perché era il nome più carino che finisse con .us. L’indirizzo che dovete cliccare per andare a vedere il sito, dalla grafica comunque poco attraente, è del.icio.us.
Il sito è scarno quanto molto funzionale ed intuitivo: del.icio.us è un database sociale di bookmarks (se ne volete una definizione sicuramente più accurata wikipedia è come sempre al vostro servizio, anche se per ora solo in lingua inglese).
Tutte le persone che usano anche se poco internet dicono “guarda che bello/che utile questo o quell’altro sito”, alcuni prendono nota del nome del sito su un foglio o direttamente nel pc, creando così segnalibri (bookmarks) virtuali diretti ai singoli siti; del.icio.us permette a ogni singolo utente di salvarsi il suo bravo elenco di bookmarks, categorizzarli, commentarli e altri servizi. Un esempio lo avete al mio account, del.icio.us/giobi, e anche in giro per il sito dove sempre di più faccio uso di questo strumento per pubblicare i miei siti preferiti; uno dei servizi infatti è quello di poter pubblicare in molti modi diversi i dati inseriti in del.icio.us su qualsiasi blog, myspace, o altro sito su cui si possieda un account. La sua icona è quella che vedete in fondo alla pagina e all’inizio di questo post, e molti siti la riportano non solo per pubblicizzare il servizio, ma più convenientemente per consentire all’utente che sta leggendo la pagina di mettere il sito nei propri bookmarks di del.icio.us.

Un indice di internet

Un database del genere conterrà ogni sorta di sito interessante, e quante più persone lo aggiungeranno, tanto più sarà probabilmente interessante per la massa, automaticamente sarà anche categorizzato (non intendo spiegare qui i dettagli dei meccanismi di categorizzazione, ma è tutta roba molto facilmente intuibile), e commentato dai singoli utenti. I motori di ricerca sono estremamente utili, e un sito di condivisione sociale dei bookmarks è un motore di ricerca ristretto a siti interessanti e molto strettamente categorizzato: quindi più potente e usabile; forse leggermente più restrittivo, ma in questo caso è facilmente un bene.
Altro vantaggio mirabolante di avere i bookmark online è che li si ha ovunque: all’università, al lavoro, a casa… Unico contro è la privacy, se pensate che ci siano persone che la violino vedendo che siti guardate; ma hanno pensato anche a questo: tra le opzioni ci sono metodi per oscurare totalmente o parzialmente i propri bookmarks a visitatori indesiderati.
Questo non è che uno dei tanti siti che offrono questo servizio (non scrivo articoli pubblicitari), ma è il più vasto e probabilmente il più conosciuto (olte ad essere quello dove ho io l’account) 😀 Google, per esempio tra i milioni di servizi che ormai offre, dà anche una sorta di delicious che però essendo nato dopo è molto meno vasto.
Ovviamente da fanatico del settore credo che chiunque, anche se ha solo due o tre siti che credo siano degni di nota, dovrebbe aprirsi un account a del.icio.us, per la marea di servizi (ovviamente totalmente gratuiti, altrimenti non segnalerei) che offre. Pensateci.

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cosa è un blog

Un blog è quello che stai leggendo: un sistema di pubblicazione di testi e contenuti sul web generalmente amministrabile facilmente da chiunque abbia anche competenze non specifiche della rete, e a questo deve il suo successo probabilmente.

Prima del blog c’era il sito personale: molte agenzie di portali internet offrivano un po’ di spazio agli utenti per poter mettere onlinele proprie pagine internet – un sito internet ai tempi non era nient’altro che una cartella con diverse pagine, un utente le scriveva e le metteva sul sito, un altro le leggeva, se al primo utente veniva in mente di aggiungere qualcosa cambiava la pagina.

Cambiare pagine, così come scrivere e metterle dentro il sito, richiedeva programmi particolari e avrebbe anche richiesto nozioni particolari se non fosse che Microsoft Frontpage (un programma per la pubblicazione web) è venuto a deturpare tutto ciò disseminando la rete di siti su cui è meglio calare un velo pietoso, anche perché pure il sottoscritto ci è passato e non si sputa nel piatto dove si è mangiato.

Il pubblico che scrive dentro i siti oggi si è allargato, perché è nato il blog e sono nate le pagine dinamiche (che cambiano automaticamente). Io, genetore di questo sito, non sto a cambiare le pagine con il mio programma speciale. Piuttosto vengo su questo sito, e esiste una pagina apposta per inserire cose in maniera molto più facile di prima e soprattutto senza altri programmi, basta venire qui e inserire una password, così anche se andassi su un altro pc da qualsiasi parte del mondo potrei scrivere quello che voglio. Un blog lo posso fare su un mio sito personale che ho comprato, come questo, o su un sito gratuito che mi fornisca un po’ del suo spazio comeadesempio blogger o splinder, se vi cheidete perchémai dovrebbero fornire spazio gratuito, bè ovviamente ci guadagnano con le pubblicità che mettono sul loro sito. Ma divagherei.

blogosfera

Cosa ci troviamo davanti? Un bel po’ di gente, sempre di più che scrive pezzi brevi o lunghi, chiamati post in inglese, chiamati post anche in italiano perché non abbiamo mai cozza di inventare neologismi, ma paragonabili, come idea a degli articoli di un giornale che per estensione è internet intero. Nasce quindi il termine blogosfera per indicare tutti i blog del mondo. Un esempio su tutti, io ho imparato cosa è Israele oggi grazie a blog e fotoblog (un blog dove oltre a scrivere si mettono anche foto). Uno fra tutti, gilad.

Per ora è tutto, cari ragazzi.

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Wikipedia

Parto da questa, che è facile. quasi tutti credo sappiano cosa sia wikipedia, ma parlando con un amico mi sono reso conto che forse alcuni non ne hanno un’idea troppo precisa.

Prima di tutto wikipedia è qui, ed è un’enciclopedia online in molte lingue, ovvero unp osto dove se tu cerchi qualsiasi cosa la trovi spiegata, qualsiasi va dall’ago al Ruanda al Berlusconi di turno, ogni cosa insomma.

Di enciclopedia online o comunque multimediali ne sono apparse varie nella storia di internet, questa però sembra la migliore perché associata al concetto di wiki (il link rimanda a wikipedia, guarda un po’ 😉 in breve wiki wiki, dall’hawaiano (credo) significa veloce veloce, ed è un sistema di costruire pagine web che consente a qualsiasi persona legga la pagina di modificarne il contenuto, cioè anche tu, lettore, puoi andare adesso lì e scrivere che il Silvio nazionale è un pirla. Incredibile? No, esistono meccanismi di controllo.

Meccanismi di controllo

Il primo, ovvio, è che se scrivi che è pirla passa un altro che non la pensa così (!) e scrive che non lo è. Ma se cancelli tutta la pagina o metti pubblicità o? Ci sono i gestori del sito, che conservano una cronologia di tutte le modifiche e sono sempre pronti a ripristinare un’eventuale piratata del genere.

In più per le paginecalde come può essere quelal del nostro silvione nazionale prima che una modifica abbia effetto deve essere approvata, o addirittura sono interdette le modifiche. Comunque è possibile avviare discussioni a proposito di qualsiasi pagina sulla pagina stessa, in questo modo viene preservata la democrazia fondamento di wikipedia.

Insomma, gran bel sito.