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congratulations!

giobi steto

due giovani dottori in evidente stato confusionale

sono un dottore, dottore del buco del cù mi dicono dalla regia.
ho appena scaricato tutte le foto dell’ambaradan ma sono troppo stanco per metterle su, quindi riporterò semplicemente per ora i ringraziamenti che sono sulla mia tesi, che esprimono gratitudine nei confronti di molte persone che in questi anni sono state vicine a me nell’apprendimento, nel mondo musicale e in maniera personale. l’ordine con cui le ho scelte non è quello di importanza, ma ha comunque un suo significato. mi sono poi accorto anche di averne dimenticati molti ma pazienza, mi sono salvato con il finale.
eccolo qui quindi:

Ringrazio: Dio (o chi per Lui), mio padre, mia madre (tutti e tre per evidenti
ragioni), il professor Torelli per la pazienza infinita e la dedizione come insegnante
e correlatore, Mario per le litigate e per avermi aiutato nella stesura della
presente tesi, mia sorella con Matteo e Paolo, Terry per tutto.
Inoltre tutti i professori che mi hanno seguito in questa impresa universitaria,
in particolare il prof. Brioschi (e la sua gatta Cleopatra), il prof. Haus, il
prof. Cattaneo, il prof. Mancuso, il prof. Cingolani, il prof. Zucchi, il prof.
Bellettini (per la ‘clemenza’) e i professori Bertoni e Grossi (per l’elaborazione
numerica del segnale, questo mistero). E anche se non è professore, il
prof. Coen.
Di seguito la nonna ovvero la mia enciclopedia, mio zio Gigio, la redazione di
RVL, Paolo e Alex, la dott.ssa Bertelli e la oramai dott.ssa Barbini, assieme
a tutti i ragazzi della Nave del carcere di S. Vittore, il dott. Cassina e la
dott.ssa Ferrari, con al seguito Augusto (eh eh), Claire, Laura, Chiara, Raffaella,
Carla. Mio zio Nino (e Chicco Dodo Paolo Liliana Amelia, con relativi figli e
compagni), mia zia Alice (e Gia Titti e Paolo con relativi figli e compagne),
Ale (e la Laser6), Gigi (per la storia dei microsecondi) e Fusa, Garcia e Ridarola,
Morco, Ciozz, Telespalla Mauro, Nathalie e Francesca, Williamson (Paolo) e Richi,
Elena e Silvia, Tocchetto, Loch, Benny, Shani (in arte Gamila). Fella, Giova,
Jessi e Laura che assieme a Mario e me hanno mosso i primi timidi passi nella
musica.
Dapostrofo, Fishbrainjesus e Sushy, Fumagals, Sciacq, Lozze, Lukino e Barbie,
M.G., Gygus, Rog, Juka, Jeff (e come dimenticarlo!), Savo, Cost, Sara, Chiara,
Ilaria, Walla, Harlan, Cristina, Marcello, Rado, Debe, Ale (bassista), Fusco,
Murivan, Dipa, Ikka, Billi, Musicomane, Meteo (anche per la consulenza su Apogee
e Prism) e tutta la serie di colleghi che ho dimenticato.
Per finire, ringrazio la mia chitarra, l’altra mia adorata chitarra e anche
l’altra adorata chitarra, l’ukulele e il mandolino, il lago Maggiore,
la fisica acustica, la musica e il silenzio, e tutti i miei poveri allievi di
chitarra e di altre discipline, quindi anche i cori del Liceo Cavalieri. Mumi,
Ozi, Ivano Fossati, Sting, gli Incubus, Elisa, Dream Theater e tutta una serie
di altri sul genere. Cubase, la Steinberg in generale così come la Native
Instruments, la Spectrasonics, la Digidesign, la Propellerheads e perché
no la Microsoft. La Adobe e la Macromedia, senza dubbio. DeviantART, Aruba.it,
msn messenger, icq, in parte Skype e Voicestuntip. Beppe Grillo, Google, Wikimedia
e in generale Sourceforge assieme al concetto di open source.
Tutti quelli che mi sono dimenticato, e,
infine,
me.

l’elenco, come già detto, sarebbe di molto più lungo, come la descizione dell’epopea che mi ha fatto arrivare qui. forse comparirà proprio qui tra non molto, assieme al mio prossimo progetto per un’autobiografia(!)

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versione 8

a causa delle nuove trasformazioni nella mia vita, ho dovuto adattarmi e modificare il sito come praticamente tutti i visitatori abituali avranno notato..
c’è un largo uso, anzi c’è solo uso di css, e php per questo post che state leggendo e tutto quello che ci sta intorno. mi vanto molto di aver fatto tutto da solo, anche se alcune parti del design sono ancora semicausali, e un paio di sezioni non sono ancora attivate. ma presto sarà tutto finito e potrò quindi mettere fuori i ringraziamenti a chi mi ha aiutato volente o non in questa impresa.
misento di aggiungere che non avrei mai pensato di poter capire tutte ste cose, quindi anche ai non webmaster direi: coraggio, chiunque può fare un sito, giovani webmaster non abbacchiatevi, con un po’ di pazienza si possono capire tutte le cose necessarie. usate flash poco e in maniera oculata, e fate siti accessibili se avete voglia, un domani sarete di fronte a queste cose. sperimentate, sperimentate, sperimentate.
è tardi e ho sonno.

ah, domani mi laureo. igh igh igh.

divertitevi. 🙂

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il cuore non dorme mai

un sogno così non mi era mai capitato penso. le rare volte che ti accorgi che stai sognando e riesci a rimanere dentro la sogno, capendo che puoi controllare tutto ed è il tuo mondo.

ecco, lì ho incontrato una persona, una ragazza, di cui al momento non ricordo nemmeno la faccia. non era bellissima, era normale, e eravamo in questa città che avevo ben presente, la avevo già vista, paesino tipo verbania, sempre sulla sponda del lago, un lago generico, una pavimentazione a porfido, chiesetta.. (dovrei disegnarla che diamine. che diamine, chiederò a qualcuno di deviantart di farla, forse.
le cose non vanno perse, non bisogna perderle)

mi è capitato altre volte di trovare una ragazza in un sogno, una ragazza che non aveva volto, nel senso che adesso non saprei dirlo o che nemmeno in quel momento capivo, un po’ come quando i santi si trasfigurano e si vede solo la loro Bellezza.

ma capendo dove ero, nella mia mente (o in qualcosa di più grande?) capivo che quello che vedevo era il mio riflesso: sia lei che tutto quello che c’era intorno, e anche lei lo sapeva. così che vivevo uno spropositato senso di comunanza con tutto ciò che c’era intorno e lei diceva che qualsiasi cosa avessi desiderato si sarebbe realizzato; i paesaggi, lei, ogni cosa cambiava al ritmo dei miei pensieri, e lei rideva contenta di questa cosa. un paradiso ritagliato da me in me per me.
e nel momento di separarci, lei me lo ha detto, che mi aspetterà in quello spazio di sogno quando tornerò.
il cuore non dorme mai

senza un posto nè un sentiero senza diavolo nè dio
senza un cielo da sparviero senza il grido di un guerriero io ti lascio senza perderti
e ti perdo un po’ anche se poi lasciarti è un po’ perdermi
o bella mia, o bella ciao, io sono via con un pensiero di te immenso
e un nuovo senso di me…

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il compleanno dei ventitrè

di bestia, mi sono divertito si, e sono acora un po’ brillo nonché parecchio stanco. nonostante avessimo invitato solo 53 persone (la lista è qui) ne è venuta anche qualcuna in più, e come previsto abbiamo fatto un bel po’ di casino. adesso sto uploadando il centinaio di foto che ho e abbiamo fatto un po’ tutti, non me ne abbiano quelli che sono venuti male: io sono venuto molto peggio :D. ma bando alle ciance, a lato ne vedete un po’.

grazie a tutti quelli che hanno partecipato comunque, anche queli che sono venuti solo per un attimo, è stata una gran festa. e mi psiace che fella non sia venuto, cavolo. sarebbe stata una bella figata se c’era anche lui. riassuntino, dopo una cena a base di vari affettati formaggi al miele (yummm) e un buon prima di gnocchietti al formaggio e trofie zafferano e altre cose buonine, dopo che io ero al secondo bicchiere di vino e quindi ai piedi di pilato (ovvero brillo) e altra gnete meno astemia aveva aggiuntoanche un aperitivo a base di cuba, e cmq erano tutti un po’ euforici, alcuni si sono ben messi a ballare amabilmente. da lì il passo è stato piuttosto breve per arrivare al trenino, anzi più di uno, i trenini quindi.
donne mezze biotte, uomini di un bel fuorismo, gnete hcen on si vedeva da un pezzo, gente hce non è venuta che quindi non vedrò ancora per un po’. molta gente sudata, puzza e caldo. abbiamo movimentato la serata dei poveri ragazzi che stavano anche loro mangiando lì. poverini, speravano di starsene tranquilli.. e invece

auguri maurooo

(battiti di mani sul tavolo, gente che urla, etc)

auguri giobiii

etc etc. la fede è arrivata in ritardo e si è appollaiata su un capotavola, nonostante fosse anche lei festeggiata. uff. fede però potevi darti un po’ più da fare.. ballare sul tavolo, cose così mica troppo in là eh.

vabbè se mi vengono in mente altre cose poi le scrivo sempre in sto post.
per finire tutti al jamba. ma io ero già tornato a casa. un saluto agli amici da casa!

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l’arte come intento comunicativo

su deviantart trovo spesso discussioni genriche su cosa sia l’arte. no, trovo discussioni che hanno in comune disquisizioni su cosa sia l’arte. questo, ad esempio è un brutto casodi razzismo in arte e disquisizione su cosa effettivamente l’arte sia.
ma partiamo nal nucleo centrale, ovvero la fine del mio ragionamento, che mischia nozioni di religione musica semiotica e pedagogia etc etc.
l’interpretazione di un fatto non può eludere dall’intenzionalità dello stesso: il fumo di un incendio comunica, ma il fumo di un linguaggio come quello degli indiani è un po’ diverso, c’è una persona che cerca di comunicare qualcosa, questo ci ha insegnato il pofessor zucchi

l’arte io la vedo come intento comunicativo, come quella cosa che muove una creatura intelligente a produrre suoni / trasformare oggetti / etc per comunicare qualcosa: la comunicazione di bello ha anche quello: non è una cosa che capita tra un emittente e un ricevente, c’è anche un canale di trasmissione, e se l’arte è la comunicazione stessa allora non possiamo ridurre l’analisi della parola arte al canale di comunicazione.

e non possiamo nemmeno discriminare qualcosa che viene chiamato arte da altri e non da noi, solo perché non abbiamo mai visto utilizzare o discriminiamo quel canale comunicativo.

in questo modo però, tornando a terra, ci si accorge che sto generalizzando ad arte moltissime cose che abitualmente non lo sono considerate: la ninna nanna della mamma al bambino, i pasticcini che fa il pasticcere, perché è una forma di comuniazione anche quella, il vaffanculo dell’automobilista all’altro automobilista, il sequestro di persona, e altre cose che al momento non mi vengono ma che sicuramente il lettore avrà già intuito e che invito a mettere in un commento a questo post.

si, bè intendo queste cose, anche quelle brutte, anche i tradimenti gli assassini, le bugie (ma questo si sa, dire le bugie è un’arte), l’arte non è buona o cattiva ma è comunicazione.
così, in senso assoluto, l’arte è bella quando l’intento comunicativo riesce, quando quello che l’essere intelligente aveva in testa di comunicare coincide con quello che viene percepito: quando la comunicazione è di qualità l’arte sottesa è di qualità.

i motivi per cui le due cose, il pensiero del mittente e la ricezione del ricevente, penso siano 3. problemi nel mittente, nel canale o nel ricevente. quindi se l’artista, mittente, non è capace a usare con maestria il mezzo di trasmissione il pasticcino sarà cattivo, il sequestro di persona male effettuato, la canzone cantata male. se il mezzo di comunicazione è soggetto a deterioramento, la qualità sonora non sarà adeguata, il quadro brutto eccetera. anche se sul canale di trasmissione influisce moltissimo il talento dell’artista.
infine, il ricevente. che con facilità sarà critico d’arte, perché tutti lo siamo, tutti sappiamo dire se un discorso è ben costruito, se un pasticcino non è buono. sappiamo anche dire quando la musica è buona musica, anche se non conosciamo niente di note e sociologia della stessa. si parla di competenza d’uso e non di competenza analitica, ma sto andando fuori tema.

siamo tutti critici d’arte, pronti a stroncare e a dire che questo o quello non è arte ma una cagata. oppure, si spera, nell’umiltà del critico sappiamo dire che non ci piace ma è arte lo stesso.

a me non piacciono gli atari teenage riot, per niente, ma riconosco che fanno esattamente quello che vogliono fare. comperate un cd e ditemi se non è vero. un principiane che prende in mano una chitarra e fa un la maggiore in malo modo, non sta facendo esattamente quello che vuole. lui vorrebbe un suono più bello, più pulito, ma gli escono un paio di note. quella è arte di bassa qualità. da non confondere con il valore pedagogico che l’atto di fare un la maggiore male abbia, che è un valore altissimo (sbagliando si impara).

la merda d’artista, di Manzoni (non Alessandro, ma Piero), è arte secondo questa mia visione delle cose: voleva esprimere che qualsiasi cosa l’artista voglia, è arte. è addirittura metaarte, perché parla di sè, delle regole che guidano l’arte stessa.

augh, per stasera ho parlato anche troppo.

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23

ho 23 anni, penso si debba dire qualcosa a proposito.

qualcosa 🙂

non solo, ecco alcune delle fantastiche foto al canneto:

le potete trovare qui

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i can fly…

ho respirato di nuovo l’aria del canneto.
puoi visitare tanti posti, posso visitarli per lo meno, ma il lago lo ho sposato. il lago maggiore intendo, non il lago come luogo generico.
lakeside è il titolo del blog, e ci farò una canzone un giorno o l’altro, la ho pensata un paio di volte ma ancora non mi ci sono messo seriamente, un giorno verrà.
comunque ho fatto un giro a piedi per il canneto,

ed era secco per la neve e le piogge di questi giorni, faceva abbastanza freddo ma bastava la giacca sulle spalle aperta e stavo bene, parecchio bene. ho camminato su ghiaietto bagnato, in alcuni punti anche neve ghiacciata che si rompeva sotto i piedi facendo un gradevole crack. era una neve ghiacciata strana, se mia mamma non avesse spaccato la macchina fotografica la avrei fotografata. gli esquimesi hanno svariati nomi per definire la trama della neve, noi chiaramente al di là di puciacco o fresca non andiamo.. quella neve non rientrava nei normali lessemi taliani, e come dicevo poc’anzi si spaccava gentilmente sotto i talloni. poi sono arrivato al fango, le scarpe si sono felicemente un po’ sporcate, e l’odore di essere all’aria aperta mi entrava nelle narici: l’attesa per rivederlo finalmente, e infatti eccolo lì, dietro una curva improvvisamente il lago.
era lo stesso punto in cui ho fatto la foto per il logo del blog, e lì ci ho pensato, quante cose sono cambiate da quella foto e invece lui era lì, un po’ meno azzurrino ma sempre lago. essendo basso per le poche piocggie, la spiaggetta era diventata una spiaggiona, sembrava quasi un anfiteatro, o una platea da cui mi stessero guardando, aspettando che io dicessi qualcosa.
allora sono sceso fino al bagnasciuga, e tenendo le mani in tasca alla giacca le ho alzate indietro così che las giacca sembrasse un mantello che svolazzasse.
bello, si, e poi mi sono sdraiato sulla sabbia. sulle prime avevo paura di sporcarmi la felpa e i capelli, poi ho detto ma vai a cagare, mica è corrosiva. poi si è corrosa. scherzavo, non si è corrosa, anzi respiravo e pensavo, a tratti non pensavo nemmeno forse, i gabbiani nuotavano a 20 metri e io mi gustavo il sole di febbraio. poi mi sono alzato e sono tornato attraversi il paesaggio modificato dalla neve, il canneto non ha retto i 40 centimetri di qualche settimana fa e mostravano una pianura con textures nuove, ma soprattutto modificato da una coscienza rigenerata.

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san diego (guizz)




devo ringraziare quel bell’ometto di diego (il link lo trovate anche nei linx), grazie al quale le lettere dei post, tipo è ò à ù ì é, vengono visualizzate correttamente. e devo anche ringraziarlo per una serie di altre cose, tipo il php, mysql, flash, insomma mi ha dato lo start per un bel po’ di cose che altrimenti non avrei magari nemmeno iniziato. e anche l’ila, in quanto sua gentil consorte. non ho mai pubblicato la sua doll, lo faccio ora (logicamente, qui sopra).
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il narcisismo

tutti la sanno la storia invece del ragazzo bellissimo che si chiamava narciso, tutti sanno cosa sia il narcisismo, o per lo meno tutti pensano di saperlo. in realtà, a mia detta che ci sono abbastanza dentro il fenomeno è più complesso.

comunemente il narcisista è bello ed è ordinato, secondo quello che la gente pensa. in realtà il narcisista può essere un vuncione, può anche essere bruttino o non tenersi. l’essere narcisi si manifesta per un’attenzione superiore al normale a cose a cui una persona “normale” non da peso. il narcisista non esce di casa se non è perfettamente in ordine, però secondo un’idea di ordine che ha lui: se è un rastone, i rasta devono essere messi nella maniera che lui vuole, i vestiti devono essere strappati come lui vuole. narcisismo = perfezionismo, e questa cosa magari si riflette anche sul comportamento. la camminata deve essere esattamente come la vuole lui, il suo odore deve essere un cosa che gli piaccia.. e purtroppo anche le persone intorno a lui diventano oggetto di pretese, in certi casi.

il tutto poi sta nel saperla gestire: può diventare una punto a tuo favore, se lo usi nel modo giusto: fa diventare scupolosi, o fa diventare affamati di perfezione a tal punto che si scartano le persone a priori perchè non colmano mai questa fame.

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lo scu terone

oggi vado a vedere lo scuter che il mio caro zietto giovani maria mi sta corteggiando da un po’, se tutto va bene lo prendo a breve. il classico stamarrescion anni ottanta, altresi noto come honda honda cn 250:

honda sn 250

una vera offesa all’aereodinamica, ma si sa, l’articolo quinto non perdona..