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Il momento peggiore

Il momento peggiore? Probabilmente quando sono entrato a casa e mi sono accorto che non era più casa mia, quando ho realizzato che niente era più come prima, nessuna raeltà di base.

Lì ho pianto come se avessi avuto 8 anni, ho abbracciato il cuscino. Il cuscino sa essere un abracciatore di ottimo livello. Silenzioso, non pretende, non commenta, ha il difetto di non accarezzare. Ma è molto morbido.

Non avrei mai pensato che i muri di casa valessero così tanto in piena svalutazione immobiliare. Entri e ti accorgi che li vedi come erano prima, e ti accorgi che non li avevi mai visti così però. Forse ti annoiavano prima, o erano caldi e accondiscendenti. No, non hanno più quel sapore; ne hanno un più sbiadito e terribilmente simile a prima. Non so se loro mi avevano mai sentito piangere così, ma c’è sempre una prima volta. Tante prime volte.

Mi manca tutto.

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Non c’è come fare volare un aquilone

prove aula4 vr (4) contrasted
Non c’è come mettersi in mezzo a un prato con due fili in mano e un aquilone dall’altro lato per fare smettere il vento di soffiare, e per farsi venire voglia di scrivere.

E per rendersi conto che la vita non è sta gran cosa, nel senso, non comparata al tutto il resto.

Che scrivere è anche fastidioso per chi legge a volte.

Al contrario di quanto appare, sono felice di stare in mezzo a un prato, tachicardico per i 30 gradi, con un aquilone, e rendermi conto che la vita non è un granché comprata a tutto il resto.

(quando una farfalla vola, non c’è nessun cartellino intorno con scritto farfalla che vola)

🙂 pace e bene

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Viviamo in un bellissimo Mondo

mameli by night 2 I Coldplay, doppia faccia di un martellamento inconscio – una volta pallosi una volta da viaggio.
Mi ritrovo in un’epiphany Joyceiana mentre ripete

we live in a beautiful World

e capisco che si viviamo in un Mondo bello.

La gente cambia e il Mondo si e no, a seconda.